Elettromiografia dentale
È ormai divenuto un fatto assodato che il disallineamento tra arcata superiore e inferiore crei non solo problemi estetici, ma anche funzionali, gnatologici e posturali. Per tali importanti motivazioni le innovazioni tecnologiche ci vengono incontro per migliorare le condizioni di vita dei pazienti.
L’elettomiografia è un esame che valuta l’attività elettrica dei muscoli masticatori in contrazione. Più precisamente si valuta l’equilibrio neuromuscolare dei muscoli masticatori quando i denti entrano in contatto. Questo tipo di esame diagnostico fornisce delle informazioni importanti sulla condizione della muscolatura masticatoria e cervicale bilanciante. Sono pochi sicuramente i pazienti che conoscono tale tipo di esame specialistico.
Presso lo Studio Siviero ci occupiamo di elettromiografia dentale, per curare i nostri pazienti e restituire loro la salute e benessere. Vediamo quindi di cosa si tratta e a cosa serve in ambito odontoiatrico.
Cos’è l’elettromiografia dentale
Le malocclusioni, ovvero delle anomalie dell’arcata dentaria, possono influire in modo negativo su diversi aspetti del corpo umano: dalla postura del collo e del cranio, all’efficienza respiratoria, alla capacità di bilanciamento del corpo. Siamo di fronte ad aspetti rilevanti per il benessere della persona. Spesso infatti disturbi come la cefalea, la cervicale ecc. possono essere legate a delle disfunzioni dall’apparato stomatognatico.
Ad esempio nei soggetti sportivi la presenza di malocclusioni dentali può limitare le potenzialità e aumentare il rischio di danni muscolari e articolari. Questa è una realtà ormai assodata, in quanto la moderna odontoiatria considera il corpo umano come un sistema di elementi tra loro strettamente connessi.
Un esame che consente di ottenere informazioni sulla muscolatura masticatoria è l’elettromiografia dentale. Quest’ultima consente di fare delle indagini diagnostiche dell’ATM (Articolazione Temporo Mandibolare). Si tratta di un’articolazione doppia, la cui conformazione consente di garantire un movimento di rotazione con la parte superiore, e di traslazione con la parte inferiore.
Questo movimento complesso è garantito da un preciso equilibrio tra strutture dentali, articolari e muscolari. Ma mentre la dentatura può essere controllata in maniera diretta, e le strutture scheletriche tramite indagini radiologiche, fino a qualche tempo fa non vi erano dei modi diretti di indagare la muscolatura masticatoria.
Si parla di disordini temporomandibolari per indicare i problemi che interessano i muscoli masticatori e le strutture associate. Proprio questo genere di disturbi sono considerati la causa principale di dolore orofacciale. Per una valutazione globale di tali disordini, oltre alla diagnosi e alla valutazione clinica, ci si avvale di strumenti elettronici.
L’elettromiografia dentale ha attualmente assunto un ruolo fondamentale nella rilevazione dei disturbi dell’ATM. Questo sistema è assolutamente indolore e si avvale di elettrodi adesivi. Ha inoltre una durata di pochi minuti.
A cosa serve l’elettromiografia dentale
L’elettromiografia dentale consente di ottenere delle importanti informazioni sulla capacità contrattile e sulla tensione sviluppata dai muscoli masticatori.
Nel corso dell’esame chiediamo al paziente di effettuare dei serramenti con la bocca con la maggiore forza possibile, con e senza interporre degli strumenti tra le arcate dentarie. I valori ottenuti da questi esami sono influenzati da spessori micrometrici tra i denti superiori e inferiori.
La sensibilità di questo tipo di diagnosi si rivela particolarmente utile nel bilanciamento delle placche occlusali. Svolgono un ruolo di rilievo anche nella valutazione dell’influenza esercitata dai bite a livello della muscolatura masticatoria e cervicale bilanciante.
A sua volta tale esame è importante come strumento per la progettazione ortodontica, stabilendo la posizione più corretta della mandibola a livello muscolare.
Tramite gli elettrodi di superficie procediamo a valutare il potenziale elettrico dei muscoli a riposo o in azione. Solitamente con l’elettromiografia studiamo l’attività posturale, l’attività di serramento massimale e sub-massimale. È inoltre utilizzata per esaminare l’effetto dell’occlusione sulla funzione muscolare, e per monitorare le abitudini parafunzionali sia diurne che notturne.
Quando si porta avanti una riabilitazione occlusale e protesica è fondamentale valutare la rest position, ovvero la posizione della mandibola. La differenza tra questa posizione e l’intercuspidazione sono considerate a rischio di incremento della propriocezione parodontale, con possibili rischi occlusali e articolari.
Alcuni studi hanno rilevato alcune differenze tra l’elettromiografia di soggetti sani e di quelli affetti da disturbi temporo-mandibolari, in termini di simmetria e affaticamento dei muscoli masticatori.
Il bite è uno degli strumenti più utilizzati per compensare le alterazioni occlusali, e deve essere studiato in modo personalizzato per avere degli effetti benefici. Tramite un esame elettromiografico possiamo verificare il bilanciamento occlusale e certificare in modo oggettivo la conformazione del bite. In questo modo possiamo vedere quali sono i punti del bite da modificare, per ottenere il giusto equilibrio occlusale.
È quindi sempre più evidente che la direzione della moderna odontoiatria si muove verso una maggiore specializzazione. Ciò è stato reso possibile dall’utilizzo di tecnologie e da un approccio sempre più ampio verso le problematiche presenti nel paziente. Ciò significa che un mal di schiena ad esempio non va considerato solo in quanto tale, ma in relazione ad altre possibili problematiche che vanno individuate e curate. Una malocclusione può essere causa di una lombalgia o di altri disturbi.
L’elettromiografia dentale rientra tra le tecniche che permettono di mettere in atto delle indagini approfondite del soggetto. Con l’individuazione di determinate problematiche noi specialisti possiamo procedere con la terapia appropriata.
Qualsiasi sintomo può dunque essere collegato a un problema più profondo, che va analizzato e studiato con le apposite strumentazioni. Se pensi quindi di soffrire di disturbi legati all’ATM la soluzione da prendere è di metterti in contatto con noi, esponendoci il tuo disturbo e prenotando la tua visita. Trascurare una problematica può infatti essere rischioso, ed è per questo che effettuare un controllo è la prima cosa da fare per vivere bene.
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